Una rapida guida per scoprire tutti i vantaggi del lavoro a domicilio: dallo stipendipo alle tutele, vediamo tutto nei dettagli
Poter disporre di un entrata extra mensile, gestire i propri tempi e la possibilità di guadagnare in base al lavoro svolto sono certamente i vantaggi principali del lavoro a domicilio.
La paga base percepita è fissata dal contratto collettivo di lavoro, e segue il sistema delle tariffe di cottimo pieno, ovvero si determina in modo convenzionale il tempo necessario impiegato da un lavoratore di media capacità per terminare la lavorazione oggetto della commessa, e in base a questo ne determina l'ammontare.
Nel caso in cui non siano previste tariffe di cottimo dal contratto collettivo, la legge impone che presso le Direzioni regionali del lavoro sia costituita una Commissione, composta in modo omogeneo da lavoratori e datori di lavoro, con il compito di determinarle in maniera efficace.
Il lavoratore a domicilio potrà avvalersi delle stesse tutele retributive dedicate ai dipendenti tipici come il trattamento di fine rapporto, la maggiorazioni per il lavoro festivo o notturno, o il rimborso spese per il deterioramento delle attrezzature di sua proprietà; e avrà inoltre diritto alle assicurazioni sociali per malattia, maternità, disoccupazione, infortuni e assegni per il nucleo familiare.
Ma il vantaggio principali di poter lavorare a casa è senza dubbio la comodità: addio al traffico e agli interminabili minuti rubati ai propri hobby per recarsi presso il luogo di lavoro; a questo si unisce ovviamente il taglio dei costi della benzina o nell'abbonamento ai mezzi pubblici, senza considerare il risparmio sui pasti.
E' inoltre particolarmente adatto agli studenti, che possono in questo modo riempirsi le tasche prestando il proprio lavoro in orari meno convenzionali, ma ancor di più alle mamme che possono approfittare delle ore di sonno del piccolo per dedicarsi ad un'attività ben remunerata senza allontanarsi troppo.
Ma se i vantaggi sono ben tangibili, dobbiamo fare i conti anche con una serie si svantaggi non certo trascurabili: la disciplina sul licenziamento individuale non è valida in questi casi, che dunque si dimostrano decisamente precari, salvo che il rapporto non si connoti per una ragionevole continuità.
Se scegliamo un lavoro a domicilio dovremmo inoltre essere disposti anche a rinunciare alla disciplina su ferie, permessi o festività, oltre a quella relativa a orario di lavoro, dei riposi, del lavoro notturno che non trovano applicazione in questi tipi di contratto.